Vai direttamente ai contenuti

Home > La nostra storia

La nostra storia

AUTOMOBILE CLUB BELLUNO

L’Automobile Club Belluno è un Ente Pubblico non economico, federato all’Automobile Club d’Italia, impegnato nella tutela degli interessi generali dell’automobilismo italiano nel territorio della Provincia di Belluno. L’Ente viene costituito, come Sede Provinciale del R.A.C.I., il 15 giugno 1927 su iniziativa di un comitato promotore locale, alla presenza di un centinaio di proprietari di automobili. Il Sodalizio trova inizialmente la sede in un “piccolo, oscuro ed unico locale di Via delle Poste” (così nel Verbale del Consiglio Direttivo del 22 giugno 1929), per passare quasi immediatamente (già nel 1929), nella centralissina Piazza Campedèl (oggi Piazza dei Martiri), nel Palazzo Cappellari della Colomba, edificio di gusto neo-classico risalente ai primi decenni del sec. XIX, già dell’omonima famiglia nobiliare, cui è appartenuto il primo Papa bellunese, Gregorio XVI.

L’Automobile Club Belluno deriva dal preesistente Automobile Club Veneto, che aveva sede a Padova, il cui scopo sociale era quello di “sviluppare il turismo e lo sport automobilistico, di riunire amichevolmente gli automobilisti, favorendo gite, gare sportive, congressi ecc., e di favorire il più possibile gli interessi dei medesimi”. Nel 1923 facevano parte dell’Automobile Club Veneto tre soci di Belluno, due di Feltre e uno di Auronzo. Al 31 dicembre 1927 l’Automobile Club Belluno ha già 122 soci, che salgono a 180 al 31 luglio 1928. Il circolante comincia proprio in quegli anni a crescere a ritmi frenetici. Dalle dichiarazioni fiscali del 1927 risulta che in quell’anno circolava in Provincia di Belluno 343 automobili private, 103 automobili pubbliche e 172 autocarri, ma già al 30 giugno 1928 sono iscritte al P.R.A. 557 autovetture, 237 autocarri e 71 autobus.

L’Ufficio del P.R.A. di Belluno, istituito presso la sede provinciale del R.A.C.I., annota la prima iscrizione il 2 dicembre 1927 ed è relativa ad un autocarro Fiat (HP 16 – Portata Q.li 8) la cui licenza di circolazione (cioè, la targa BL 1) era stata rilasciata dalla Prefettura locale il 22 marzo 1927. Oltre a questa attività burocratica, l’Automobile Club Belluno svolge attività a favore dei propri soci, garantendo il servizio di custodia a Belluno e nelle principali Città italiane, sconti su benzina e olio, la ricezione delle pubblicazioni R.A.C.I. e del Bollettino Mensile della Sede (pubblicato sin dal 1929), assistenza burocratica, rilascio di carnets e trittici per i viaggi all’estero e, infine, tariffe agevolate sulle polizze della Compagnia Hermes, definita dalle pubblicità dell’epoca Assicuratrice Ufficiale del Reale Automobile Club d’Italia e del Moto Club d’Italia. Già in quei primi anni dalla fondazione, il Sodalizio svolge un’intensa attività di carattere propriamente associativo. Nel 1929 sono organizzate a Belluno una Gimkana automobilistica e la 1^ Sagra di San Cristoforo, patrono degli automobilisti, al cui corteo partecipano più di 100 autovetture. Entrambi gli appuntamenti sono tanto apprezzati dai Soci e dalla cittadinanza che si ripetono fino agli anni cinquanta del secolo scorso con la medesima cadenza e modalità. Con particolare riferimento alla Sagra di San Cristoforo, è prevista, oltrechè la benedizione del corteo, anche la premiazione della autovettura più bella. Ma dove l’Automobile Club Belluno profonde il massimo impegno è il settore sportivo. Sempre nel 1929 a Cortina viene organizzata la gara in salita Cortina – Passo Tre Croci e, sempre a Cortina, si tiene un Concorso di Eleganza per auto. Inoltre, il Sodalizio è co-organizzatore, assieme ad altri Automobile Club limitrofi, della Coppa delle Tre Venezie, una gara di regolarità che trovava le sue origine nei primi anni venti. Infine l’Automobile Club Belluno collabora con il Comitato Organizzatore della Coppa delle Mille Miglia che nelle sue prime edizioni (dal 1927 al 1933) transita per la città di Feltre. Per volontà del regime fascista nel 1932 sono sciolti gli organi direttivi del R.A.C.I. e delle sedi provinciali con conseguente affievolimento della vita associativa.

Negli anni trenta, su iniziativa diretta del R.A.C.I., la Provincia di Belluno è comunque teatro di eventi motoristici molto rilevanti: il Concorso Internazionale per apparecchi sgombraneve (Cortina d’Ampezzo – 1934); la Coppa Internazionale Invernale delle Alpi (la prima edizione è del 1934), nonché il transito della Coppa del Duce (o Coppa d’Oro del Littorio: nel 1934 il percorso prevede il passaggio per Feltre, Belluno (controllo orario) e Ponte nelle Alpi in direzione Conegliano).

L’impegno sportivo del Sodalizio si intensifica negli anni del secondo dopo-guerra, organizzando competizioni di prima grandezza nel panorama nazionale ed internazionale: la Coppa d’Oro delle Dolomiti, cui si affianca dal 1949 il Rallye des Alpes, la Gara in salita dell’Alpe del Nevegal, il Rally delle Dolomiti o delle Alpi Venete, la gara in salita Agordo-Frassenè, la gara in salita Pedavena-Croce d’Aune e il Rally del Bellunese. Inoltre, dal 1952 sino al 1972, l’Automobile Club Belluno, presso il Miramonti di Cortina, riprende ad organizzare un evento risalente all’ante-guerra, oramai prestigioso rendez-vous di Case costruttrici e Carrozzieri, il Concorso Internazionale di Eleganza per automobili. Il Sodalizio negli anni 1950 comincia a svolgere corsi di educazione stradale presso le scuole del proprio territorio bandendo concorsi sul tema ed intraprende iniziative con la finalità di sensibilizzare gli automobilisti alle problematiche di sicurezza, come ad es. l’ “Operazione Fari” (Feltre e Belluno – 1958). Nel 1963 l’Automobile Club Belluno, sempre presente su ogni tematica relativa alla rete stradale e alla circolazione, entra nel capitale sociale dell’Autostrada per l’Alemagna (la c.d. Venezia-Monaco) con la finalità di contribuire all’annoso problema dello “sbocco a nord” della viabilità bellunese. Continuano ad essere organizzati momenti associativi, quali le Autosciatorie di Cortina (1954 e 1957) e del Nevegal (1958), e successivamente anche Raduni Autoroulottistici (con l’inclusione di una prova di regolarità) e, in collaborazione con la RAI, Autoradio Raduni e Cacce al tesoro. Degno di nota è l’impegno del Sodalizio, incaricato di istituire e coordinare i trasporti nella Provincia, in occasione della tragedia del Vajont (1963). L’Automobile Club Belluno fa fronte al disastro procurando 19 autobus e 40 autovetture, molte delle quali offerte dai Soci, organizzando 1.200 viaggi e trasportando 54.000 persone. Promuove tra i Soci A.C.I. una sottoscrizione di offerte col cui ricavato acquista uno scuolabus che dona al Comune di Longarone.

Attualmente l’Automobile Club Belluno continua a gestire le tipiche attività di esazione fiscale e d’assistenza, a svolgere attività nel campo dell’educazione e sicurezza stradale, nonchè a prestare servizi di soccorso. Nel campo sportivo continua ad essere organizzata la Coppa d’Oro delle Dolomiti, come gara di regolarità classica, che si svolge annualmente a Cortina d’Ampezzo nel primo fine settimana di settembre. Il Sodalizio è titolare, oltre che del marchio “Coppa d’Oro delle Dolomiti”, anche del marchio “Concorso Internazionale per automobili di Cortina d’Ampezzo”.

Presidenti e Commissari (o Sub-Commissari) dell’Automobile Club Belluno

Cav. Uff. Giovanni Bacchetti (Presidente: 1927-1930);
Prof. Mario Lapenna (Sub-Commissario: 1932);
Nob. Dr. Cav. Alvise Doglioni (Sub-Commissario: 1934-1935);
Ing. Alberto Cian (Presidente: 1936-1937);
Ing. Giovanni De Min (Commissario: 1938);
Ing. Giovanni De Min (Presidente: 1939-1942);
Ing. Carlo Morè (Presidente: 1942-1945);
Rag. Umberto Anesini (Commissario: 1945-1946);
Cav. Ferruccio Gidoni (Presidente: 1946-1956)
Sen. Avv. Luciano Granzotto Basso (Presidente: 1956-1966)
Ing. Igino Dalla Bernardina (Presidente: 1966-1987)
Rag. Giorgio Bond (Presidente: 1987-1985)
Avv. Agostino Perale (Presidente: 1995- 2000)
Cav. Paolo Stragà (Presidente: 2000 - 2011)
Ing. Gianpaolo Bottacin (Presidente: dal 2011; in carica) 

Direttori dell’Automobile Club Belluno

Cav. Giuseppe Gini (1929 - 1938)
Dr. Marcello Farina Sansone (1938)
Cav. Giuseppe Gini (1938 – 1940)
Dr. Bruno Smaniotto (1940)
Dr. Giovanni Rosignoli (1940 – 1946)
Sig. Massimo Ravera Ajra (1946 – 1954)
Rag. Adriano Grattarola (1954 – 1957)
Dr. Giorgio Bisdomini (1957 – 1971)
Dr. Nicola Barone (1971 – 1988)
Dr. Adino Gava (ad interim 1988-1989)
Dr. Roberto Caruso (1989 – 1994)
Dr. Sandro Simonetti (1994 – 1998)
Dr.ssa Alessandra Rosa (1998 – 2000)
Dr.ssa Laura Tagliaferri (2000 - 2003)
Dr. Francesco Bianchi (ad interim 2003)
Dr. Gian Antonio Sinigaglia (dal 2003 - in carica)